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A proposito di un articolo uscito su Il Dolomiti lo scorso 16 Febbraio, Roberto Biscaglia ha svolto queste considerazioni in merito alla tentazione delle sinistre di controllare le vite e proprietà dei privati cittadini:

"Trovo da anni insopportabile il servilismo ed il complesso di inferiorità, tutto italiano, che si rileva anche tra Quirinale e Palazzo Chigi, dove le strade sono solcate da grosse auto di rappresentanza recanti marchi tedeschi. Avvilente. Ed avvilente è il ritornello che taluni italiani si affrettano ad intonare per cui tali marchi danno da lavorare a migliaia di italiani. Cosa nota, ma costoro fanno confusione tra mercato del lavoro ed il concetto di: Simbolo di uno Stato sovrano.
Un' auto che trasporta il Presidente del Consiglio, o altre alte cariche istituzionali, dovrebbe essere tale: Emblema di uno Stato.
Con questa premessa, è penoso l'autogol clamoroso che segna l'articoletto comparso il 16 febbraio su "il Dolomiti" da parte di uno "scrittore" che con battute e battutine e giochi di parole su Fratelli d'Italia vorrebbe far ridere.
Vorrebbe essere sarcastico ed irriverente. Ma ridere non fa. È confuso. Egli equipara auto di rappresentanza ad auto private.
L' autore del pezzo capolavoro, che ci fa chiarezza, fa confusione tra un' auto pubblica che svolge un servizio di stato e quello che ciascuno di noi potrebbe comperarsi e possedere per passione o per esigenze private o per il tempo libero. Dai pick-up ai camper, dalle cabrio ai fuoristrada. Dalle basse e filanti fuoriserie ai mastodontici suv. Per qualcuno sono realtà, per qualcuno sono sogni. Ma comunque sono Libertà. Libertà di guidare o di sognare.
L' autore del "pezzo illuminante" ci fa capire in ultima analisi cosa è il comunismo: non ci si deve permettere di aspirare alla libera scelta, alla libera iniziativa, alla libera proprietà privata.
Grigia espressione di totalitarismo, tutti debbono camminare in colonna, a testa china, vestiti uguali con anonime tute da lavoro e controllati: la sinistra ed i suoi mentori non crescono e non si smentiscono mai.
Mostrano in questi preziosi e illuminanti "pezzi letterari" quanto essi siano ancorati ancora oggi al concetto di controllo dei cittadini e della loro vita privata e dei loro beni. Controllo sulla società. Meditate.
Fratelli d’Italia è, ora più che mai, sola contro tutti ed orgogliosamente all'opposizione di un governo retto da una maggioranza "bulgara" dei "tutti dentro". Fratelli d’Italia vigilera' affinché nessun regime di sinistra vada a spiare cosa ciascuno tiene o non tiene in garage. Il passo verso un regime totalitario è breve". Ha concluso Biscaglia :
"Questo paese ha bisogno di Libertà, ha bisogno di liberare energia e di libera impresa e non di essere asfissiato, come non servono a niente aspiranti reclute di una sgangherata polizia segreta nostrana che dei cittadini aspira a controllare movimenti, attività e proprietà".

Ufficio stampa Fratelli d'Italia